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In questo numero i SEMI nascono allo Zenit con un videogioco, il GERMOGLIO attecchisce grazie al piacere, le LINFE scorrono verso una call per fumettistɜ. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di approfondimento: Ragione o sentimento? È sulla lingua che si incontrano… con risvolti anche in architettura su Frida.
Sei prontə a coltivare questa Mangrovia? Ci vorranno circa 10 minuti.
Se vuoi, leggila con questo sottofondo musicale su Spotify. Brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
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NOTIZIE CHE VIAGGIANO, SI DIFFONDONO E INFORMANO IL NOSTRO MONDO ALLO ZENIT
Questa settimana Mangrovia allo Zenit ci racconta di:
🍃 Democratic Socialism Simulator, un videogioco che invita i giocatori a vestire i panni del primo presidente socialista della storia degli Stati Uniti. Dalla tassazione dei ricchi al Green New Deal, ogni decisione mette alla prova la capacità di bilanciare ideali e compromessi, offrendo una riflessione ironica e profonda sulla politica e sulla società;
🍃 scuola elementare in Giappone, che non è solo un luogo di apprendimento, ma una vera palestra di vita. Com’è progettato questo sistema educativo? Dalla pulizia collettiva delle aule al pranzo consumato in classe, ogni dettaglio parla di valori come il rispetto, l’armonia e la responsabilità. Ma dietro la perfezione apparente, si nascondono le pressioni di un sistema rigido che fatica a lasciare spazio alla diversità.
PAROLE CHE ATTECCHISCONO CREANDO IMMAGINARI FUTURI
piacere: senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato e corrente il termine è sinonimo di godimento o, più esattamente, di esaltazione dei sensi
Facciamo un esercizio di stile: se consideriamo plac, la radice del verbo latino placēre - da cui deriva piacere -la parola ha molto a che fare con altri etimi come: placido, placa - ossia la piastra - e placare - nel senso figurato di rendere liscio, facilitare. E in questo gruppo più ampio di parole possiamo pensare una nuova definizione del piacere, inteso come una carezza che alliscia e appaga il desiderio dei nostri sensi di conoscere il mondo. Sì perché nel piacere, più che nel desiderio, si palesa, prepotente, il nostro corpo che vive nello spazio-mondo: lo tocca, lo annusa, lo gusta, lì dove le sensazioni che proviamo sono un confine tra il dentro e il fuori, e le sensazioni si traducono in esperienze che generano piacere o dolore.
Non a caso, la semantica del termine piacere è connessa originariamente, almeno nelle lingue indoeuropee, alla sfera del gusto. La parola greca ἡδονή, piacere, discende dalla radice suad da cui derivano il greco ἡδύς, dolce, e i termini latini suavis, suavitas, che conservano il senso proprio del piacere sensibile. Inoltre il verbo greco ἥδομαι, addolcire, significa anche condire, ed è perciò relativo non solo al provare piacere ma anche al procurarsi piacere.
Il procurarsi piacere estremo che, poi, viene subito da associare all’orgasmo, in quanto stato di coscienza intensamente piacevole.
Oggi parte il mese dedicato al piacere, in cui ci chiederemo se l’arte sia un modo per esperire una forma di piacere.
Che cosa è il piacere oggi? È ancora incarnato nei nostri corpi? Per leggere l’editoriale che apre il mese:
🍃Così fragile, così indispensabile. L’esperienza del piacere in tutte le sue forme
Mentre la prima storia del mese la trovi qui:
🍃 L’arte di provare piacere. Come chimica e società incidono sull’autoconsapevolezza. Cosa scatta nel nostro cervello quando proviamo piacere? È tutto così automatico? Quanto conta la cultura in questo processo? Lo abbiamo chiesto alla ricercatrice Ottavia Bettucci e all’artista Célia Marchessaux
SEGNALAZIONI DI EVENTI E OPPORTUNITÀ CHE SCORRONO NEL TEMPO, NUTRENDOLO
Sensuability & Comics - torna il concorso che promuove una visione nuova, e priva di pregiudizi, della sessualità delle persone con disabilità, attraverso le illustrazioni e i fumetti. Promosso dall’Associazione di Promozione Sociale Nessunotocchimario e sostenuto dalla collaborazione con COMICON, l'evento invita fumettistɜ e illustratorɜ esordienti dai 16 anni in su a realizzare opere ispirate a scene romantiche, sensuali o erotiche su un tema che ogni anno cambia, con l’intento di rompere i tabù, ampliare l’immaginario erotico attraverso l’arte e l’ironia e celebrare la bellezza intrinseca di ogni corpo.
Il tema scelto per quest’anno è la letteratura. Grandi classici del romanzo hanno aperto a nuovi immaginari: La bella e la bestia, ad esempio, che narra di un amore capace di trascendere l’aspetto esteriore o Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, con il campanaro Quasimodo che è animato da passioni intense. Ma è possibile reinterpretare scene sensuali della letteratura? Dare nuova profondità ai personaggi delle storie? Ripensare Miss Marple di Agatha Christie, il capitano Achab di Herman Melville o Mr. Rochester di Charlotte Brontë?
La partecipazione è gratuita e le opere – in formato digitale o cartaceo – devono essere inviate entro il 20 gennaio 2025 all’indirizzo e-mail concorso@sensuability.it.
Trovi maggiori informazioni qui
CONDIVISIONE DI RIGOGLIOSI SAPERI CHE ONDEGGIANO, VOLANO E RICADONO
A proposito di piacere, questa settimana tra le chiome ti proponiamo Ragione o sentimento? È sulla lingua che si incontrano… con risvolti anche in architettura: un articolo di Germana Pareti, professoressa di Storia della filosofia, pubblicato su Frida - Il Forum della Ricerca dell’Università di Torino, in cui ci parla del neurofisiologo Gordon Shepherd, che ha posto le basi della neurogastronomia, e ha formulato la tesi di un unico circuito del sapore capace di correlare - attraverso il sapore - percezioni, memorie, emozioni.
Persino lo spazio architettonico avrebbe la propria origine ancestrale nella bocca. E in effetti non mancano le testimonianze di esperti che si sono serviti del gusto per fruire appieno delle opere architettoniche. In una lettera al padre del giugno 1852, John Ruskin confessava che si sarebbe mangiato Verona, pietra dopo pietra; altrettanto sensibile al “sapore” dei marmi veronesi fu il critico di formazione psicoanalitica Adrian Stokes, che ammetteva di essere attratto dal loro “invito orale”. Salvador Dalì giudicava “terrificante e commestibile” l’architettura Art Nouveau. L’architetto finnico Juhani Pallasmaa racconta l’impulso a toccare con la lingua lo stipite di marmo bianco della D.L. James House in California, rinviando alle opere sensuali (non ultime quelle del nostro Carlo Scarpa) capaci di suscitare esperienze gustative.
Abituati a fare esperienza più che altro con il senso della vista, ci dimentichiamo dei paesaggi olfattivi e gustativi dei luoghi che attraversiamo. L’augurio per questo nuovo mese è di provare piacere attraverso tutti e cinque i sensi: un’estetica del piacere per riscoprire tracce di passato e disegnare quelle del futuro.
L’arboricultura è completa. Una Mangrovia è cresciuta nella tua casella di posta elettronica.
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Se questo numero ti è piaciuto, fallo leggere a chi vuoi bene.