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In questo numero i SEMI viaggiano verso Milano, il GERMOGLIO attecchisce grazie a una copia, le LINFE scorrono verso un evento ad Ancona. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di approfondimento: il progetto Future Library.
Se vuoi, leggila con questo sottofondo musicale su Spotify: brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
Se ancora non l’hai fatto, ti chiediamo di compilare un breve questionario per aiutarci a rendere questo progetto sostenibile.
NOTIZIE CHE VIAGGIANO, SI DIFFONDONO E INFORMANO IL NOSTRO MONDO ALLO ZENIT
Tra i semi di questa settimana, le voci che compongono l’articolo di oggi:
🍃 Silvia Stabile, avvocata di TARGET studio legale e specialista in diritto dell’arte e dei beni culturali con esperienza consolidata e ventennale nel settore della creatività in tutte le sue espressioni. È inoltre autrice del volume “Il diritto e la fiscalità dei mercati internazionali dell’arte” (2024) e della rubrica ARTech Law della rivista Inside Art.
PAROLE CHE ATTECCHISCONO CREANDO IMMAGINARI FUTURI
copia: trascrizione fedele di una scrittura originale o il disegno, pittura o scultura che riproducono più o meno fedelmente (a scopo di contraffazione o anche per esercitazione o per la diffusione) un’opera d’arte originale.
Nel mondo delle idee di Platone, ogni oggetto materiale è una copia imperfetta di un modello ideale, eterno e immutabile, e la realtà sensibile è solo un riflesso, una riproduzione sbiadita di queste forme pure. Fin dalle origini del pensiero occidentale la "copia" è stata al centro di una riflessione sul rapporto tra vero e falso, tra originale e duplicato, tra apparenza e sostanza, perché la copia può anche essere inganno o falsificazione e sollevare domande su autenticità e valore.
È anche vero che, nella storia, la diffusione del sapere è stata possibile proprio grazie all’imitazione e alla riproducibilità: dai manoscritti amanuensi alle stampe di Gutenberg, la conoscenza si può propagare proprio perché è replicabile. Oggi, nella vita quotidiana, "fare una copia" è un gesto comune: si può duplicare un documento, salvare un backup o ripetere una ricetta che ci piace. Ma non solo, il concetto di copia si è evoluto ulteriormente con i digital twin: repliche virtuali dinamiche di oggetti fisici, aggiornati in tempo reale grazie a sensori e algoritmi. Non sono più semplici duplicati statici, ma specchi intelligenti in grado di prevedere, simulare e, in alcuni casi, portare a miglioramento dell’originale.
In questo senso, la copia si fa viva, predittiva, parte integrante del mondo fisico e digitale che abitiamo. La storia Mangrovia di questa settimana parla proprio di Digital Twin nel campo della conservazione e fruizione dei beni culturali.
🍃 Quando l’arte si duplica. I digital twin per la conservazione e la fruizione delle opere d’arte. Dai primi esperimenti nello spazio alla ricostruzione della cattedrale di Notre Dame, il potenziale trasformativo dei gemelli digitali si sta sempre più imponendo nel mondo delle arti visive. La giurista Silvia Stabile ne ripercorre le applicazioni e implicazioni.
SEGNALAZIONI DI EVENTI E OPPORTUNITÀ CHE SCORRONO NEL TEMPO, NUTRENDOLO
Al Parco del Cardeto di Ancona domenica 25 maggio alle 17.00, Sineglossa presenta Tensione Superficiale, l’installazione site-specific di Eugenio Tibaldi, pensata per la città come esito del processo di esplorazione che l’artista ha condotto sul territorio.
L’installazione, che fin dal titolo richiama le forze di superficie dell’acqua a contatto con l’aria, si ispira ai gerridi, gli insetti pattinatori che hanno la capacità di scivolare sull’acqua. Il tema della relazione tra acqua e città è al centro dell’opera a seguito della serie di incontri con il territorio che l’artista ha compiuto in città negli ultimi due anni. Ma anche risultato del dialogo costante con i suoi abitanti, da cui deriva la percezione di Ancona come città piegata a un destino di passaggio, “che accoglie ma non trattiene, in cui il transito racconta di passione”.
Per maggiori informazioni, guarda qui.
CONDIVISIONE DI RIGOGLIOSI SAPERI CHE ONDEGGIANO, VOLANO E RICADONO
Tra le chiome di questa settimana vi proponiamo Future Library: una realtà sdoppiata nel tempo, in cui ciò che oggi esiste solo come potenzialità nascosta sarà visitabile tra cento anni, in un mondo futuro, come se presente e avvenire coesistessero in due versioni distanti ma intimamente connesse.
Questo affascinante progetto si trova a Oslo ed è stato ideato nel 2014 dall'artista scozzese Katie Paterson, in collaborazione con la capitale norvegese. Ogni anno, viene scelto un autore o autrice di spicco per scrivere un'opera, con vincolo di segretezza e potendone rivelare solo il titolo. I manoscritti vengono poi consegnati in una suggestiva cerimonia pubblica che si svolge nella foresta Nordmarka alle porte di Oslo, dove sono stati piantati alberi che cresceranno per un secolo e forniranno la carta necessaria per stampare i cento libri nel 2114.
Il progetto, così come lo ha definito la scrittrice Margaret Atwood, è un "messaggio in bottiglia da affidare al futuro": invita a un pensiero a lungo termine e a una progettazione che guardi all'eredità per le generazioni future, superando la mentalità del "qui e ora". È anche un gesto liberatorio per gli scrittori, che possono creare senza la preoccupazione immediata delle critiche o dei diritti d'autore.
Puoi scoprire il progetto qui.
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