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In questo numero i SEMI nascono allo Zenit con wireheading, il GERMOGLIO attecchisce grazie al nuovo anno, le LINFE scorrono verso una mostra fotografica a Reggio Emilia. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di approfondimento: Pharmako/Gnosis.
Se vuoi, leggila con questo sottofondo musicale su Spotify: brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
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NOTIZIE CHE VIAGGIANO, SI DIFFONDONO E INFORMANO IL NOSTRO MONDO ALLO ZENIT
Questa settimana Mangrovia allo Zenit ci racconta di:
🍃 wireheading, il pericolo che le IA, progettate per massimizzare obiettivi specifici, scoprano scorciatoie per ottenere piacere infinito, bypassando le loro funzioni originali. Dal famoso esperimento sui ratti di James Olds e Peter Milner, fino agli scenari reali in cui un’IA manipola i propri obiettivi, cosa succede quando una macchina impara a “barare”?
🍃 studi sociologici, prospettive filosofiche e approcci alternativi che mettono il piacere al centro per comprendere e affrontare in modo nuovo il consumo di sostanze.
PAROLE CHE ATTECCHISCONO CREANDO IMMAGINARI FUTURI
anno: unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole; tale periodo ha la durata media, per gli usi pratici (a. civile o comune), di 365 giorni, e di 366 negli anni bisestili, estendendosi dal 1° gennaio al 31 dicembre, mentre in astronomia ha la durata esatta di 365 giorni, 6 ore, 9 minuti, 9,54 secondi.
Tra le interpretazioni delle radici etimologiche della parola anno, ne esistono due che si inseguono: la prima, che evidenzia direttamente lo scorrere dell'arco del tempo e deriva dal sanscrito am-; e la seconda che, invece, deriva dal sanscrito ak-na ed evidenzia propriamente l'anno astronomico, ossia il tempo occorrente a completare il movimento di rivoluzione della Terra intorno al Sole (365 giorni, 6 ore, 9 minuti, 9,54 secondi). Due definizioni che si inseguono perché non riescono a coincidere mai del tutto. Ogni calendario che tenti di contare lo scorrere dei giorni e poi dei mesi e delle stagioni, andrà ben presto fuori fase per quelle 6 ore, 9 minuti e 9,54 secondi in più: motivo per cui quasi ogni calendario nel mondo prevede mesi di diversa durata o anni bisestili. Sì perché alla domanda “in che anno siamo?” non è scontata la risposta “nel 2024 e presto nel 2025”. Possiamo certo dire che c’è una netta predominanza del calendario gregoriano, introdotto nel 1582 da papa Gregorio XIII e che inizia con la nascita di Gesù di Nazareth, ma esistono anche il calendario islamico, che inizia il 16 luglio 622 del calendario giuliano - il giorno dell’Egira, l’abbandono della Mecca da parte di Maometto - o il calendario cinese per il quale dal 29 gennaio 2025 entreremo nell’anno del Serpente (4722) o ancora, quello ebraico per cui l’anno che verrà, il 2025, corrisponderà fino al 22 settembre all’anno 5785 perché 5785 anni fa ci fu il cosiddetto Anno Mundi in cui fu creato il mondo.
Queste convenzioni ci aiutano a tracciare delle linee temporali e di orientamento, sono una bussola per le scadenze, per i compleanni e le ricorrenze sociali. Ma sono anche dei paradossi di un tempo ingabbiato che, a volte, lascia cadere la propria maschera, come quando papa Gregorio XIII, sempre nel 1582, decise che dal 4 ottobre si sarebbe passati direttamente al 15 ottobre per porre rimedio ai ritardi accumulati nel calendario precedente. E tutti quanti persero dieci giorni di un anno, finiti in un limbo immaginario, dove vivono i personaggi dei romanzi che nascono ma non invecchiano. Un limbo che altro non fa che dimostrarci quanto il tempo non sia assoluto ma sempre un qualcosa da mettere in relazione a.
Questa è la newsletter 50 ed è l’ultima dell’anno: ci sentiamo il prossimo 11 gennaio con nuove storie scritte e qualche novità, su questo canale e sul nostro Instagram. Nel frattempo, ci auguriamo di averti regalato storie da leggere, voci e spazi che prima non conoscevi, esperienze e vite fonte di ispirazione.
Questa ultima storia dell’anno parla di scoperte che aprono al futuro:
🍃 Le scoperte che aprono al futuro. Il piacere di trovare soluzioni attraverso la scienza. Non è sempre immediato capire i risvolti pratici delle scoperte scientifiche. Quali sono state quelle che hanno segnato il 2024?
SEGNALAZIONI DI EVENTI E OPPORTUNITÀ CHE SCORRONO NEL TEMPO, NUTRENDOLO
Vent’anni segnano un momento di transizione delicato e cruciale nella propria biografia: l’età dell’indipendenza ma anche di profonda incertezza per quel futuro tutto da tracciare. Nei propri twenties si sperimentano nuove forme di libertà, sfidando convenzioni ed esplorando nuovi orizzonti. Ma questi anni di passaggio sono segnati anche dal carico delle aspettative sociali e personali sul come trovare un lavoro gratificante, costruire relazioni e dare un senso alla propria esistenza.
Insomma, a vent’anni cosa ci piace davvero? E che cosa è il piacere? Ne parla la nuova edizione della ventesima edizione di Fotografia Europea, che si svolgerà a Reggio Emilia dal 24 aprile all’8 giugno 2025 e durante la quale sarà anche presentato il progetto vincitore del premio FE+SK Book Award, per cui è possibile candidarsi fino al 31 gennaio 2025.
Per maggiori informazioni, puoi leggere qui.
CONDIVISIONE DI RIGOGLIOSI SAPERI CHE ONDEGGIANO, VOLANO E RICADONO
Oggi termina il mese dedicato al piacere, che abbiamo esplorato attraverso il corpo, i suoi cinque sensi e, in particolar modo, il gusto. Prima di congedarlo, non possiamo che darti quest’ultimo consiglio letterario tra le chiome, un libro che abbiamo in serbo da un po’ di tempo e che risponde a una specifica domanda: fino a dove possiamo spingerci per provare piacere? Esistono dei piaceri proibiti?
Gli effetti dei funghi durano circa quattro ore. Un setting appropriato è importante. È parte della medicina solare, parte del camminare nella bellezza. Il grande dono del fungo alleato è una speciale chiarezza e intelligenza, una speciale e compassionevole presenza curativa. Gli esperti, coloro che hanno tenuto vivo l’alleato per quattrocento anni mentre il resto del mondo inseguiva visioni distruttive, dicono che tutto ciò che riguarda i funghi alleati è muy delicado. (…) Il rapporto con il fungo è reverenziale, sebbene talvolta sia interrotto da risate o esclamazioni di meraviglia. Lo spirito spalanca le porte a “ciò che è importante”, quindi sono appropriati il rispetto e un certo grado di umiltà. Salve, spirito, benvenuto, caro spirito, mio coguaro, mio puma, mia amante ringhiosa, portami le parole. Ti conosco. E ora vedo la tua ferita, e ora vedo la tua morte, e il lamento è il mio unico canto.
Pharmako/Gnosis (add editore, 2021) è una trilogia ed esplorazione scientifico-poetica delle piante psicoattive e dei relativi sintetici. Uno studio enciclopedico e interdisciplinare in cui si incontrano farmacologia e neuroscienze, etnobotanica, antropologia e mitologia per destrutturare la percezione del reale e lo sguardo sul mondo. La natura è descritta come un’entità intelligente e diffusa, il lettore viene immerso in un viaggio giocoso con riferimenti che spaziano da Anaïs Nin a Friedrich Nietzsche, da William Blake a Rainei Maria Rilke. È un volume che vive del racconto di esperimenti e di tentativi, non per fare proselitismo ma per mostrare lati inesplorati della nostra mente e dei piaceri che gli psichedelici possono scatenare.
L’arboricultura è completa. Una Mangrovia è cresciuta nella tua casella di posta elettronica.
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Se questo numero ti è piaciuto, fallo leggere a chi vuoi bene.