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Ciao, sabato scorso abbiamo saltato il nostro appuntamento settimanale, ma eccoci qui, siamo tornatɜ di sabato come moltɜ di voi hanno chiesto, con due nuovi long form sul tema del mese: il doppio. In questo numero i SEMI nascono allo Zenit con la doppia coscienza, il GERMOGLIO attecchisce grazie a uno specchio, le LINFE scorrono verso una mostra spaziale. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di approfondimento: Can the sun lie? di Susan Schuppli.
Sei prontə a coltivare questa Mangrovia? Ci vorranno circa 10 minuti.
Se vuoi, leggila con questo sottofondo musicale su Spotify. Brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
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NOTIZIE CHE VIAGGIANO, SI DIFFONDONO E INFORMANO IL NOSTRO MONDO ALLO ZENIT
Questa settimana Mangrovia allo Zenit ci racconta di:
🍃 Alaa Salah, una giovane sudanese, e di un’immagine diventata iconica come simbolo delle proteste contro il regime di Omar al-Bashir. Possono le immagini che vediamo essere dei potenti strumenti di cambiamento? Come fare per non ridurre le persone e i loro movimenti a semplici simboli?
🍃 doppia coscienza, concetto introdotto dal sociologo e scrittore W.E.B. Du Bois nel 1903 per descrivere la tensione interna di chi vive diviso tra due identità: quella personale e quella imposta dalla società. Cosa significa vivere in bilico tra chi siamo e chi la società ci chiede di essere?
🍃 gemelli digitali che, dalla NASA all’ospedale, stanno portando con sé non solo nuove possibilità di diagnosi e cura, ma anche domande filosofiche ed etiche profonde.
PAROLE CHE ATTECCHISCONO CREANDO IMMAGINARI FUTURI
Specchio: lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile strato metallico la cui superficie lucida, che è vista attraverso la lastra stessa, riflette la luce e fornisce quindi un’immagine riflessa degli oggetti illuminati.
Specchio deriva dal latino speculum, letteralmente strumento per guardare. Oggetto di uso comune e topos letterario, è uno di quegli elementi da sempre ricercato e interpretato da artiste e artisti. Forse perché, con il suo significato esteso e figurato, lo specchio diventa termine di confronto, ci fa vedere doppio: il doppio che ha l’aspetto calmo e uniforme di una distesa d’acqua, il doppio che ci trasporta in un’altra realtà fantascientifica e inversa al reale, il doppio che ci consente di gettare lo sguardo sul nostro volto, altrimenti straniero. Ma allo sguardo lo specchio può suscitare anche terrore o portare a perdere qualcosa lì dove c’è un soggetto primo e un riflesso di.
Non è un caso che la filosofa belga Luce Irigaray intitoli Speculum (Feltrinelli, 1974) uno dei testi maggiori del pensiero della differenza sessuale. Lo speculum è lo strumento concavo utilizzato in ginecologia per osservare l’organo genitale femminile, uno strumento che non riflette ma dilata e, metaforicamente, aiuta ad esplorare. Se guardassimo alla realtà femminile, allora, non attraverso lo specchio ma attraverso lo speculum, dice Irigaray, ci apparrebbe chiaro che la donna non è subalterna o riflesso di ma entità a sé.
Per che cosa possiamo usare lo specchio? Quali sono le sue potenzialità e i suoi limiti? Di specchi e Doppelgänger e di doppi tra realtà e fantascienza, parlano i due articoli che vi proponiamo questa settimana:
🍃 Sei tu il tuo avatar? L’eterna storia tra il simulacro e lo specchio. Cosa lega il simulacro di Elena allo specchio di Alice? Il ritratto di Dorian Gray allo Stargate? Dr.Jekyll e Mr Hyde a Il Fu Mattia Pascal? Le commedie di Plauto al tuo avatar digitale? Viaggio all’interno del doppio, dove niente è come sembra
🍃 L’effetto Pigmalione per le generazioni che verranno. Come la fantascienza può aiutarci a immaginare futuri migliori per tutti.
La fantascienza, doppio della realtà, riesce a creare immaginari che costruiscono le società del futuro. E se ripartissimo da racconti utopici, da consegnare a ragazze e ragazzi del 2050? Due scrittori di fantascienza e un professore di informatica li hanno realizzati e condivisi al panel “Pigmalione Sci-Fi - Profezie che si autoavverano” del Robot Festival. E a partire da questi tre racconti, insieme ad una Intelligenza Artificiale, hanno riscritto le tre leggi della robotica di Asimov, a 80 anni dalla loro ideazione. Ecco com’è andata.
SEGNALAZIONI DI EVENTI E OPPORTUNITÀ CHE SCORRONO NEL TEMPO, NUTRENDOLO
Cosa accade quando i dati scientifici vengono integrati con le storie personali per raccontare l’impatto delle catastrofi ambientali sul medio e lungo raggio?
Dal 17 ottobre al 1 dicembre, la Leica Galerie di Milano ospiterà Forests Seen from Space – Echoes of the Vaia storm, una suggestiva collezione creata dal fotoreporter italiano Alessandro Cinque e curata dal collega fotografo italiano Maurizio Beucci.
Attraverso la collaborazione tra ESA e Leica Camera Italia, il progetto esamina l'impatto devastante dei disastri naturali sull'ambiente e, in particolare, analizza quelli della tempesta Vaia, che si è abbattuta sulle foreste del Nord Italia nel 2018.
La combinazione di immagini satellitari dell'ESA e il potere emotivo delle fotografie scattate da terra dal fotografo Cinque riesce a creare una narrazione visiva che mostra non solo i danni fisici ma anche il pedaggio emotivo sulle comunità locali.
La prospettiva, quindi, è doppia: da un lato l'occhio nello spazio di un satellite remoto, dall’altro quella dell’occhio umano e prossimo.
Puoi dare un’occhiata a qualche anteprima della mostra qui sotto:
CONDIVISIONE DI RIGOGLIOSI SAPERI CHE ONDEGGIANO, VOLANO E RICADONO
Più di un mese fa abbiamo visto come l’umanità si sia sempre interrogata sulle stelle, sin da quando ha alzato gli occhi al cielo e, poco meno di due settimane fa, proprio la luce di queste stelle ci ha svelato la sua doppia natura: onda e materia tra scienza, arte e religione.
A proposito di doppia natura della luce e di stelle questa settimana, allora, tra le chiome vi proponiamo l'artista e ricercatrice, direttrice del Centre for Research Architecture, a Goldsmiths (UK), Susan Schuppli, che nel 2014 ha esplorato un tema ancora attuale: Can the sun lie? Come appare il sole nel doppio che vuole immortalarlo - la fotografia - e perché può essere in grado di mentire?
Nell'Artico canadese il sole sta tramontando molti chilometri più a ovest lungo l'orizzonte e le stelle non sono più dove dovrebbero essere. La luce solare si comporta in modo diverso in questa parte del mondo poiché l'aria artica che si riscalda provoca inversioni di temperatura e sbilancia il sole al tramonto.
Un film documentario che esplora i modi in cui le questioni di verità si sono basate sulla capacità della luce solare di ingannare o corroborare eventi esterni sia nei dibattiti del XIX secolo sulla fotografia sia, più di recente, rispetto alle osservazioni indigene sul riscaldamento globale.
L’arboricultura è completa. Una Mangrovia è cresciuta nella tua casella di posta elettronica.
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