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In questo numero i SEMI nascono allo Zenit sul pianeta-deserto Arrakis, il GERMOGLIO attecchisce grazie a una scoperta e le LINFE scorrono verso Bauhaus of the Seas Sails. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di lettura: TSMC’s debacle in the American desert di Rest of the World.
Sei pronta a coltivare questa Mangrovia? Ci vorranno circa 10 minuti.
Se vuoi, leggila con il nostro sottofondo musicale su Spotify. Brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
NOTIZIE CHE VIAGGIANO, SI DIFFONDONO E INFORMANO IL NOSTRO MONDO ALLO ZENIT
Questa settimana Mangrovia allo Zenit ci racconta di:
🍃 locuste nel deserto che rappresentano una delle principali minacce alla sicurezza alimentare dei paesi subsahariani. Sapevi che un singolo sciame può mangiare la stessa quantità di cibo giornaliera di 35.000 persone? L’utilizzo di tecnologie per il monitoraggio e la previsione dei flussi migratori di questi insetti stanno aiutando ad arginare la piaga.
🍃 Dune, l’opera letteraria Frank Herbert, e della lingua del popolo Fremen, una comunità che vive sul pianeta-deserto Arrakis. L’autore prima, e un team di linguisti poi, in occasione del riadattamento cinematografico hanno creato un intero vocabolario fremen, principalmente dall’arabo. Come si crea una lingua che non esiste?
PAROLE CHE ATTECCHISCONO CREANDO IMMAGINARI FUTURI
scoperta: acquisizione alla conoscenza e all’esperienza umana di luoghi, nozioni, fatti, oggetti, o anche di leggi, proprietà scientifiche, e simili, prima ignorati.
La parola “scoperta” può essere annoverata tra le parole trite, un po’ consunte, forse abusate. Nel calderone delle scoperte, infatti, troviamo di tutto e un po’: nuove specie marine dal profondo degli abissi, nuove fonti energetiche grazie a batteri del sottosuolo, un antico papiro da una necropoli egizia e, pure, la legge di gravitazione universale.
Perché ti parliamo di “scoperta” oggi? Perché in redazione stiamo testando nuovi modi per scoprire storie e portare fatti, luoghi e oggetti alla conoscenza. Modi che prevedono l’uso di una tecnologia di intelligenza artificiale. Ne parleremo meglio nei prossimi mesi, perché sappiamo che la scelta delle tecnologie utilizzate non è mai neutrale e raccontarla consente di costruire un rapporto di fiducia e trasparenza con chi ci legge e ascolta. Per adesso, un piccolo assaggio: la storia di questa settimana l’abbiamo scovata grazie ad Asimov, la suite software di intelligenza artificiale sviluppata dalla startup italiana Asc27, con cui abbiamo scelto di costruire un nuovo modello editoriale e testare strategie più sostenibili per fare informazione culturale.
La storie di Mangrovia di questa settimana:
🌱 Come un granello di sabbia. Vulnerabilità e cambiamento nelle opere di Jim Denevan. Hai mai visto un monumento scomparire? Le sculture effimere di Jim Denevan sono progettate per non restare uguali a se stesse e richiedono uno sforzo di rigenerazione che è sempre una scelta. Lo abbiamo incontrato.
🌱 Perché in Mangrovia usiamo l’Intelligenza Artificiale. Nell'articolo di backstage di questa settimana Federico Bomba, Direttore Editoriale del progetto, ci racconta la scelta di usare l’IA in Mangrovia e come questa decisione impatta sulla qualità dell’informazione, sulla sostenibilità del progetto e sulla fiducia.
SEGNALAZIONI DI EVENTI E OPPORTUNITÀ CHE SCORRONO NEL TEMPO, NUTRENDOLO
I mari, insieme ai fiumi e agli oceani, sono degli spazi globali decisivi: è possibile re-immaginare questi grandi corpi d’acqua? Avviare una comprensione collettiva della crisi climatica in atto? Promuovere lo sradicamento di una cultura dicotomica uomo-natura?
Sono aperte fino al 14 maggio le call per tre nuove residenze interdisciplinari lanciate dal CAM–Centro Arte Moderna Gulbenkian, in collaborazione con i Comuni di Lisbona e Oeiras e parte di Bauhaus of the Seas Sails, un progetto pilota del Nuovo Bauhaus Europeo.
Le tre residenze chiamano a raccolta persone provenienti dal campo delle arti visive, del design, dell’architettura, della scienza, dell’ingegneria ma anche delle pratiche alimentari. In particolare:
Radical Waters–Concrete Matters è incentrata sullo sviluppo di prototipi costruiti con materiali a base d'acqua per lo spazio pubblico;
Eating Between Tides vuole trovare soluzioni rigenerative e innovative per l’alimentazione negli ambienti urbani;
A Call to the Sea cerca una nuova narrazione sull’acqua e un nuovo approccio ai musei di zoologia.
CONDIVISIONE DI RIGOGLIOSI SAPERI CHE ONDEGGIANO, VOLANO E RICADONO
La settimana scorsa avevamo raccontato su Mangrovia la storia di Alejandro Acierto, un artista che nella sua pratica si concentra nel rappresentare il deserto come luogo ricco di vita, partendo dalla città di Phoenix, nel deserto dell’Arizona, dove il progressivo sviluppo industriale e urbano sta causando la scomparsa delle forme di vita autoctone. Oggi torniamo a Phoenix perché in questo territorio l’industrializzazione crescente non rappresenta un pericolo solo per l’ambiente, ma anche per le risorse umane che qui lavorano. Abbiamo, infatti, letto su Rest of the World la storia della Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), un'azienda leader a livello mondiale nella produzione di chip, che in un sobborgo di Phoenix sta avviando una nuova fabbrica. Nell’articolo si ripercorre la storia di TSMC degli ultimi quattro anni, tra America e Taiwan, con una riflessione che corre tra le righe e che vi riproponiamo: quanto è importante il tipo di management che si instaura in un’azienda? Come garantire, attraverso una buona gestione delle risorse umane, l’incontro tra due culture lavorative differenti con le relative barriere linguistiche? La sfida di questo bilanciamento riflette, forse, la complessità del gestire aziende multinazionali in un settore globalizzato?
TSMC had yet to find a balance between the two work cultures. Some Taiwanese workers complained that management was being too accommodating in giving Americans less work, paying them high salaries, and letting them get off work early. [...] Another engineer said he sometimes shared the Americans’ frustration with the hierarchy, discipline, and long hours. But these things, he believed, had enabled TSMC to surpass its competitors to become the chip leader. “Everything comes from working hard. Without this culture, TSMC cannot be number one in the world,” he said with passion. “I want to support TSMC to be great. It’s my religion.”
L’arboricultura è completa. Una Mangrovia è cresciuta nella tua casella di posta elettronica.
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Se questo numero ti è piaciuto, fallo leggere a chi vuoi bene.