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In questo numero i SEMI nascono allo Zenit tra l’India e l’Europa, il GERMOGLIO attecchisce grazie alla luce che filtra tra le foglie e le LINFE scorrono verso la Lituania e la trasgressione. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di lettura: Disinventare la modernità di Bruno Latour e François Ewald.
Sei pronta a coltivare questa Mangrovia? Ci vorranno circa 10 minuti.
Se vuoi, leggila con il nostro sottofondo musicale su Spotify. Brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
🍃 SEMI
notizie che viaggiano, si diffondono e informano il nostro mondo allo Zenit
Questa settimana Mangrovia allo Zenit ci racconta di:
🍃 piccole città costiere del mondo che devono trovare strategie per adattarsi ai cambiamenti climatici. Il podcast di lunedì nella foresta di mangrovie del Sunderbans;
🍃 Manu Chopra, l’imprenditore che sta cambiando dall’India il mondo dell’intelligenza artificiale, promuovendo un modello finora impensabile. Il podcast di mercoledì nello stato di Karnataka;
🍃 dataset che rischiano di promuovere abusi, stereotipi e violenze. Abeba Birhane e altri ricercatori stanno verificando alcuni dataset pubblici, facendo emergere importanti risultati e promuovendo nuovi modelli. Il podcast di venerdì presso lo University College di Dublino.
🌱 GERMOGLI
parole che attecchiscono creando immaginari futuri
Komorebi (木漏れ日): la luce che filtra tra le foglie degli alberi, un momento breve ma intenso, che esprime uno stato d’animo e una sensazione che è sfuggente.
La parola Komorebi, prima di diventare famosa - o, forse, potremmo dire illuminata, grazie al film Perfect Days di Wim Wenders - era un piccolo grimaldello in libri orizzontali e sfiziosi come Lost in Translation (Marcos y Marcos, 2003), la raccolta delle parole intraducibili che aprono altri mondi.
Komorebi, perché attecchisce oggi? Perché è un incoraggiamento a trovare l'impercettibile nel grande, le sfumature di luce in tempi rivali, ciò che sfugge ai sensi in una realtà sempre più oggettivizzata.
Puoi divertirti a ritrovare Komorebi nei due articoli di questa settimana della rivista Mangrovia.
🌱 Le Mangrovie salveranno Miami? Dalla mangrovia come metafora sociale è partito il lavoro dell’ecoartista Xavier Cortada che da decenni si spende per abilitare l’azione di cittadini e cittadine contro il cambiamento climatico attraverso iniziative di arte pubblica.
🌱Come il Carbonio Blu guida i business socio-ecologici. Dai Carbon Credit alla gestione dell’acquacoltura, dal microcredito al turismo sostenibile: un viaggio nei modelli di economia generativa a partire dal carbonio blu delle mangrovie e un progetto artistico che rende tangibile l’intangibile.
🌿 LINFE
segnalazioni di eventi e opportunità che scorrono nel tempo, nutrendolo
Rupert, un centro di formazione indipendente con sede a Vilnius, in Lituania, impegnato nello stabilire una stretta cooperazione tra artiste, pensatori e ricercatrici, organizza ogni anno l’ Alternative Education Programme (AEP), un programma di studi che rompe i confini accademici e si interroga su nuove modalità peer-to-peer per insegnare teoria e pratica artistica.
Il bando per la dodicesima edizione che si svolgerà dal 12 giugno al 22 novembre 2024 è aperto. La scadenza per le candidature è il 17 marzo. Il tema di quest’anno è traversabilità e trasgressione: al confine tra ciò che può essere attraversato e ciò che è interdetto, c’è uno spazio in cui coltivare viaggi di ricerca, sessioni critiche e visite-studio.
🌳 CHIOME
condivisione di rigogliosi saperi che ondeggiano, volano e ricadono
Spesso ci chiedono quali sono i riferimenti filosofici a cui si ispira Sineglossa. Che cosa vuol dire far convergere i saperi? Che cosa c’è alla base di una nuova idea di cultura dove arte, tecnologia e società si intrecciano, si toccano e si arricchiscono a vicenda?
Oggi proviamo a spiegarlo con Disinventare la modernità (Eleuthera, 2023), un dialogo tra Bruno Latour e François Ewald, introdotto da Telmo Pievani, sulla figura di un intellettuale multiforme e difficilmente classificabile. Un pensatore che si è occupato di filosofia, sociologia, antropologia, etnografia, ecologia, diritto e religione, conservando sempre la stessa idea: il dubbio è una risorsa e la decostruzione è la chiave.
È quando il dubbio viene coltivato come risorsa che si riesce a comprendere la società del rischio in cui viviamo e le sfide che ci pone. Quali sono i limiti della conoscenza scientifica? E quali quelli di un sapere verticalizzato?
Il senso a-moderno di libertà per Latour si chiama connessione, legame [...] non ha senso scegliere tra costruzioni sociali e contenuti di verità della scienza, essendo ordine del cosmo e ordine della società interdipendenti.
Per approfondire quanto amiamo Latour puoi leggere Da Nuovo Rinascimento Mag a Mangrovia e lasciarti ispirare anche tu dai barlumi di una società che potrebbe essere.
L’arboricultura è completa. Una Mangrovia è cresciuta nella tua casella di posta elettronica.
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Se questo numero ti è piaciuto, fallo leggere a chi vuoi bene.