For our English speaking friends, click here for the Google translated version.
In questo numero i SEMI nascono allo Zenit nell’Oceano indiano, il GERMOGLIO attecchisce grazie a una tensione superficiale, le LINFE scorrono verso I fumi della fornace. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di approfondimento: Qualcosa sulla lettura da
Sei prontə a coltivare questa Mangrovia? Ci vorranno circa 10 minuti.
Se vuoi, leggila con questo sottofondo musicale su Spotify. Brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
NOTIZIE CHE VIAGGIANO, SI DIFFONDONO E INFORMANO IL NOSTRO MONDO ALLO ZENIT
Questa settimana Mangrovia allo Zenit ci racconta di:
🍃 Ogyre, la startup italiana che sta affrontando il problema dell’inquinamento da plastica negli oceani attraverso l’innovativo modello del “fishing for litter”. Con l'aiuto della tecnologia blockchain, Ogyre garantisce trasparenza e tracciabilità nella raccolta e gestione dei rifiuti marini, trasformando la plastica raccolta in nuove opportunità economiche;
🍃 idrofoni e intelligenza artificiale, che vengono utilizzati per identificare e classificare le vocalizzazioni degli animali marini nell'Oceano Indiano. Dal grugnito dei pesci rospo ai canti delle balene, la tecnologia permette di ascoltare e comprendere il mondo sottomarino.
PAROLE CHE ATTECCHISCONO CREANDO IMMAGINARI FUTURI
tensione superficiale: in fisica è la tensione meccanica di coesione delle particelle di un fluido sulla sua superficie esterna.
I gerridi o insetti pattinatori svolgono la maggior parte delle loro vite scivolando su specchi d’acqua come laghi, stagni, paludi, a volte anche mari, e riescono a non affondare poggiando sulla superficie solo i tarsi delle zampe medie e posteriori. Vederli avanzare è uno spettacolo ipnotico a cui partecipa anche una particolare caratteristica dell’acqua - e dei liquidi in generale - che è quasi una magia: la tensione superficiale.
Sulla superficie di un liquido c’è sempre un foglio invisibile, teso tra l’acqua e l’aria, che si verifica proprio perché le molecole sulla sua superficie non sono circondate su tutti i lati da molecole simili, ma entrano in contatto anche con l’aria. In questa tensione superficiale è come se le molecole superficiali si tenessero strettamente per mano e volessero stare così vicine da occupare la minor superficie possibile.
A questo punto, lavorando di metafora: possiamo forse dire che la tensione superficiale si crea sempre nelle zone di contatto? Tra composizioni, materie e discipline diverse? Proprio come in quel brano strumentale del 1995 di Penguin Cafè Orchestra in cui la Surface tension si verifica where the tree meets the sky, ovvero dove l’albero carbon-based incontra il cielo, una miscela composta al 78% di azoto e al 21% da ossigeno.
In questa newsletter prima della pausa estiva vi proponiamo quindi un esercizio di pensiero in cui immaginare nuove e vecchie zone di contatto tra saperi, persone, tecnologie e progetti. Dove si genera tensione superficiale? In quali zone di contatto? Tra quali differenti metodologie, paradigmi e scienze?
Riempi gli spazi vuoti:
Surface tension - where the ___meets the ___
Qualche spunto lo puoi trovare negli articoli che abbiamo scritto in questi primi sei mesi di Mangrovia: raccolgono storie al confine e alimentano la tensione “positiva”, ossia quel foglio invisibile su cui poter pattinare come gerridi, spostandosi sempre a lato col proprio pensiero. Mai verticali ma sempre obliqui.
SEGNALAZIONI DI EVENTI E OPPORTUNITÀ CHE SCORRONO NEL TEMPO, NUTRENDOLO
Che cosa accomuna la rinascita di un luogo, il contagio immaginativo e l’avvicinarsi di relazioni, campi di forze e conflitti?
Dal 22 al 25 agosto torna, per il sesto anno, la festa de I fumi della fornace, con un’edizione dedicata al tema della “conversione”, quella rivoluzione percettiva che porta ad un altro modo di vedere le cose che sembravano soltanto quotidiane.
I fumi della fornace nasce nel 2019 in seno alle problematiche ambientali e politiche di Valle Cascia, una frazione di 400 abitanti nel maceratese che convive dal 2012 con una fornace abbandonata. I fumi - scaturiti un tempo dalla cattura dei mattoni - sono oggi dei fumi favolosi da cui ripartire per ribaltare la geografia della comunità.
Tra i laboratori, gli eventi, le installazioni, i recital e i concerti di quest’anno, segnaliamo:
✨ 23 agosto | Secondo misura. Nymphenproject. Capitolo III di Gloria Dorliguzzo per ragionare sul corpo come processo di creazione e di nascita. L’artista crea membrane, pelli rassomiglianti a quelle umane attraverso la fermentazione del Kombucha, coltura simbiotica di lieviti e batteri chiamata Scoby o Madre. Il movimento entra in dialogo con due cantanti che intonano lo Stabat Mater di Pergolesi e Jacopone da Todi.
Per maggiori informazioni su prenotazioni, costi e tutti gli altri eventi, puoi visitare questo sito
CONDIVISIONE DI RIGOGLIOSI SAPERI CHE ONDEGGIANO, VOLANO E RICADONO
Tra le chiome di questa settimana incontriamo il giornalista Marcello Conti che cura la newsletter
su Substack, con rubriche, analisi, approfondimenti su letteratura, critica letteraria e pezzi di giornalismo culturale pubblicati online.A marzo del 2024, poco dopo il lancio del progetto editoriale Mangrovia, esce “Qualcosa sulla lettura”: 6.000 battute sul valore politico della lettura lenta, quella che si riappropria dei propri spazi e del proprio tempo. A partire da una ricerca promossa dall’AIE (Associazione Italiana Editore) sulle abitudini di studio degli studenti universitari italiani, Conti si interroga su come digeriamo le informazioni, come le impastiamo per renderle nostre e quale sia il valore di un apprendimento basato su di un testo articolato rispetto a quello che nasce da dispense, appunti e bignami.
Se viene meno l'esplorazione dell'orizzonte più vasto di un testo complesso e articolato, viene meno anche quello spazio in cui si poteva inserire il pensiero critico o la possibilità di una rielaborazione personale, che è poi l'unica strada con cui una conoscenza altrui si trasforma davvero in una conoscenza nostra.
La newsletter di Conti, in quel momento e ancora oggi, non poteva che risuonare con le nostre scelte editoriali. I contenuti che proponiamo ogni settimana comportano sempre delle esplorazioni di orizzonti: da parte di chi scrive affinché il contenuto sia trasversale e allo stesso tempo interdisciplinare e da parte di chi ascolta o legge affinché dai contenuti nascano curiosità, pensieri attivi e generativi.
A voi lettori e lettrici, per questa estate auguriamo, allora, di riappropriarvi del valore politico della lettura come esplorazione di nuovi orizzonti ma anche di osservare cosa accade sugli specchi d’acqua: i gerridi che pattinano, le tensioni superficiali che si creano e quelle che ci attraversano.
In attesa di ritornare con la prossima Mangrovia, sabato 7 settembre.
L’arboricultura è completa. Una Mangrovia è cresciuta nella tua casella di posta elettronica.
Vuoi sponsorizzare i prossimi numeri con un contenuto che parla del tuo progetto, della tua azienda o della tua ricerca? Trovi tutte le informazioni qui oppure scrivi a sponsorship@mangrovia.info.
Se questo numero ti è piaciuto, fallo leggere a chi vuoi bene.