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In questo numero i SEMI nascono allo Zenit nel deserto di Atacama in Cile, il GERMOGLIO attecchisce su una mappa e le LINFE scorrono verso la Sicilia. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di approfondimento: En Cascade, Mécanique Sablonneuse di Marion Pinaffo e Raphaël Pluvinage
Sei pronta a coltivare questa Mangrovia? Ci vorranno circa 10 minuti.
Se vuoi, leggila con il nostro sottofondo musicale su Spotify. Brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
NOTIZIE CHE VIAGGIANO, SI DIFFONDONO E INFORMANO IL NOSTRO MONDO ALLO ZENIT
Questa settimana Mangrovia allo Zenit ci racconta di:
🍃 decine di migliaia di tonnellate di rifiuti tessili che si trovano nel deserto di Atacama, in Cile, frutto delle politiche locali permissive e dei problemi globali del settore della moda. Come stanno cambiando le cose? Piccole imprese di riciclo efficaci stanno nascendo nella zona:
🍃 data center che si trovano in Arizona, fondamentali per immagazzinare dati digitali e permettere l’ascesa dell’IA. Come si risolve il problema di queste infrastrutture che fagocitano acqua ed energia, in una delle zone più aride degli Stati Uniti?
PAROLE CHE ATTECCHISCONO CREANDO IMMAGINARI FUTURI
mappa: rappresentazione grafica in dettaglio di una zona di terreno, ovvero una carta topografica. Con riferimento al mondo classico o a età antiche, il termine si trova usato in testi letterari per indicare il panno, generalmente di lino e riccamente ricamato, usato come tovagliolo, tovaglia o drappo.
Esistono vari tipi di mappe: mappe del tesoro per trovare miniere perdute o segreti importanti, mappe catastali in cui sono riportati i confini delle proprietà o, anche, mappe genetiche per la successione dei geni in un cromosoma. Nella newsletter di Mangrovia stiamo, però, imparando che i termini-germoglio nascondono sempre un qualcosa di nuovo che ci interroga. In questo caso è la storia etimologica della mappa, che un tempo altro non era che un panno da ricamare. Il cartografo riproduceva sulla mappa intesa come “tela di tessuto” la realtà geografica ma, poi, per metonimia la mappa è diventata la “riproduzione cartografica” stessa.
Perché mappa attecchisce oggi? Perché è una parola che continua a trasformarsi, mutando ciò che rappresenta: inizialmente un pezzo di tessuto ricamato con gli utilizzi più vari e, oggi, vari aspetti del nostro mondo e il mondo stesso. Ma cosa accade se in alcuni punti le mappe sono mute? Se non riescono a descrivere la ricchezza ecosistemica di un territorio? E se, poi, come in una caccia al tesoro, iniziassimo a tracciare una mappatura di come l’intelligenza artificiale sia presente nel mondo del giornalismo? Cosa troveremmo?
Le due storie Mangrovia di questa settimana ci parlano di mappe con:
🌱 Nei deserti freddi del Turan. Esplorazione e geografia nel lavoro di Jens Wunderlich. La geografia ci aiuta a cogliere le trasformazioni dei territori e le relazioni che li attraversano e li connettono. Ma cosa succede se la mappa che li dovrebbe rappresentare è vuota? Lo abbiamo scoperto insieme a Jens Wunderlich, che con la Succow Stiftung ha lavorato per la promozione dei deserti freddi del Turan come patrimonio dell’umanità
🌱 Giornalismo e intelligenza artificiale: a che punto siamo. Le sperimentazioni in corso in Italia e nel mondo. Una sintesi del panorama su IA e giornalismo a livello nazionale e internazionale. Cosa si muove attorno a noi sia lato “utenti” (le redazioni, i blogger, le organizzazioni editoriali nazionali e internazionali) sia lato “fornitori” (le aziende che propongono soluzioni di IA per l’editoria e l’informazione)?
SEGNALAZIONI DI EVENTI E OPPORTUNITÀ CHE SCORRONO NEL TEMPO, NUTRENDOLO
La Sicilia è conosciuta per le sue spiagge da sogno e il suo mare cristallino, immagini da cartolina patinate che nascondono molto dell’altro, bello o brutto, che ribolle nelle viscere di questa terra. Dal 18 aprile, il documentario Toxicily, realizzato nel 2023 dal regista francese François-Xavier Destors e dal geografo palermitano Alfonso Pinto, tra l’Italia e la Francia, esce nelle sale italiane.
Un documentario preciso e, allo stesso tempo, tragicamente poetico perché denuncia un’emergenza sanitaria e ambientale che si consuma all’ombra della splendida Siracusa dove c’è uno dei più grandi complessi petrolchimici d’Europa. “Meglio morire di cancro che di fame” è il motto che si può sentire sulla spiaggia siciliana di Priolo e che, a settant’anni dall’arrivo delle prime raffinerie, sembra essere stata abbandonata a se stessa e all’inquinamento del cielo, della terra e del mare. Toxicily in 75 minuti riesce a dare una descrizione diversa di un territorio che altro non è che una zona sacrificata sull’altare del progresso.
Su questo sito trovi la programmazione delle uscite nelle sale.
CONDIVISIONE DI RIGOGLIOSI SAPERI CHE ONDEGGIANO, VOLANO E RICADONO
La settimana scorsa in Come un granello di sabbia abbiamo incontrato l’artista Jim Denevan e parlato della sabbia come strumento di un’arte che lascia le sue opere in balia del tempo e degli elementi naturali. Tra le chiome di questa settimana torniamo a indagare la potenzialità e la complessità della sabbia, un materiale a cui siamo così abituatɜ da ritenerlo basilare. Ma quali sono le caratteristiche della sabbia? Come vibra? Si muove come un fluido? E un granello di sabbia? Come appare al microscopio? È possibile utilizzare dei materiali semplici come la carta, il legno o la sabbia per creare architetture sofisticate?
Nell’opera del 2023 En Cascade, Mécanique Sablonneuse, Marion Pinaffo e Raphaël Pluvinage, due architetti e designer francesi, individuano e rispondono a queste domande attraverso una microarchitettura-automa, fatta di carta e cartone, che utilizza la sabbia come unico mezzo di propulsione. Nella video-intervista i due autori raccontano che questa scelta è nata dalla volontà di trovare una soluzione il meno tecnologica possibile, ma che possedesse le stesse proprietà della tecnologia: così la sabbia nell’opera manifesta sia un comportamento “quasi digitale” che imprevisto.
L’arboricultura è completa. Una Mangrovia è cresciuta nella tua casella di posta elettronica.
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