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In questo numero i SEMI viaggiano verso Milano, il GERMOGLIO attecchisce grazie alla dietetica, le LINFE scorrono verso un incontro online. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di approfondimento: Tomayto, tomato: a centuries-long obsession. From tomato trials to tomato girl summer.
Se vuoi, leggila con questo sottofondo musicale su Spotify: brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
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NOTIZIE CHE VIAGGIANO, SI DIFFONDONO E INFORMANO IL NOSTRO MONDO ALLO ZENIT
Tra i semi di questa settimana le due voci che compongono l’articolo di oggi:
🍃 M’ama food, catering etnico e solidale con persone provenienti da diversi paesi che offre colazioni e coffee break, merende e aperitivi, a Milano, nel quartiere Greco, in uno stabile adibito a housing sociale.
🍃 Farsi Prossimo Onlus scs, cooperativa sociale promossa nell’ambito delle attività della Fondazione Caritas Ambrosiana. Ha lo scopo di sviluppare e gestire servizi socio-educativi rivolti soprattutto a bambinɜ, adolescentɜ, famiglie in difficoltà italiane e straniere, donne vittime di tratta e maltrattamento, persone in grave stato di emarginazione, rifugiatɜ e richiedentɜ protezione internazionale.
PAROLE CHE ATTECCHISCONO CREANDO IMMAGINARI FUTURI
dieta: dal lat. diaeta, gr. δίαιτα «modo di vivere». Nell’antica medicina greca, il complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo, ecc.) atte a mantenere lo stato di salute. Oggi, con significato più limitato, alimentazione quantitativamente e qualitativamente definita, rivolta a conseguire scopi terapeutici o preventivi.
Oggi, per parlare della parola dieta, parliamo di filosofia. Sì, perché un filosofo francese di nome Onfray ha messo insieme in un bel testo una serie di autobiografie "alimentari" di celebri filosofi, da Diogene a Sartre, attraverso lo spazio che ognuna di queste filosofie concede al corpo stesso.
Due sono i filoni individuati nella storia alimentare occidentale: da una parte il cibo come casualità - si mangia ciò che la natura offre e tendenzialmente questo è crudo - dall’altra il cibo come espressione voluta e ricercata del lavoro dell’essere umano: il cibo come cucina, come cultura, come manufatto, come progetto che allontana dallo stato “primitivo”. Da un lato Diogene, per il quale non dovrebbe esserci alcuna mediazione tra il cibo e l’essere umano, e dall’altro Nietzsche, dove la dietetica si fa “arte di vivere”.
Come sempre la filosofia, che non offre risposte ma formula domande, fa notare che effettivamente c’è sempre un pensiero dietro al cibo, dietro a ciò che mangiamo e a come lo mangiamo. Ci sono tradizioni, riti, modi di vivere - ossia diete - legati al cibo: mediazioni di significati che attribuiamo alla cucina, alla cottura dei piatti, a come percepiamo noi stessɜ e le altre persone.
L’articolo di questa settimana ci parla di consenso in un campo un po’ particolare, quello culinario, e di come possano nascere bei progetti da un incontro in cucina.
🍃 Sentirsi insieme, cogliere il vero sapore. Un catering dal mondo unisce ricette, persone e visioni. Folivi Kokoevi cucina da sempre e tutto il giorno. Ha imparato in Togo, ha continuato a Milano dove coordina la cucina di un servizio di catering e ristorazione collettiva unico. Si chiama M’ama Food ed esiste perché la Cooperativa Farsi Prossimo ci ha creduto profondamente.
SEGNALAZIONI DI EVENTI E OPPORTUNITÀ CHE SCORRONO NEL TEMPO, NUTRENDOLO
A proposito di condivisione di saperi e legami tra mondi umani e non umani, Herban Cura - un collettivo che promuove la riconnessione con le piante e la saggezza ancestrale attraverso pratiche decoloniali, educazione immersiva e artigianato interdisciplinare - organizza il 2 aprile, dalle 17.00 alle 19.00 (Eastern Standard Time) un incontro di approfondimento dal titolo: “Coconuts, Oilseeds, and Reading Diaspora in Landscape”. L’incontro vuole essere un'opportunità unica per esplorare il ruolo delle piante nella diaspora, con particolare attenzione al cocco e ad altri semi oleosi nella regione costiera di Guerrero, in Messico.
Queste piante sono state, infatti, degli strumenti fondamentali di liberazione per le comunità afro-indigene durante l’Indipendenza del Messico, la Rivoluzione Messicana e le riforme agrarie successive.
L'evento sarà facilitato da Jayson Maurice Porter, Presidential Postdoctoral Fellow nel Dipartimento di Storia dell'Università del Maryland, College Park.
Per partecipare, ci sono diverse fasce di prezzo che trovi qui.
Il link Zoom sarà inviato al momento della registrazione e la registrazione dell'evento sarà disponibile per 30 giorni.
CONDIVISIONE DI RIGOGLIOSI SAPERI CHE ONDEGGIANO, VOLANO E RICADONO
Originario delle Ande, il Solanum lycopersicum ha attraversato continenti e culture, trasformandosi da pianta sospettata di velenosità a simbolo della dieta mediterranea. Stiamo parlando del pomodoro, un ortaggio che ci racconta di un vero e proprio viaggio di trasformazione all’insegna del commercio, della colonizzazione e del desiderio. E in questa newsletter il cui pendolo, l’avrete capito, oscilla tra antropologia e cucina, vi proponiamo proprio un articolo di The Mold che ne parla. Dall’uso cerimoniale tra i popoli indigeni delle Americhe alla sua introduzione nella cucina mediterranea fino a diventare emblema di un'estetica e di una cultura pop, spesso stereotipata, come quella della Tomato Girl Summer: l’articolo aiuta a capire l’intreccio di relazioni, percezioni comuni e discipline che anche un piccolo pomodoro può portare con sé.
Qui di seguito un estratto che lo vede protagonista anche nella città di Salem:
There are several possible hypotheses around how tomatoes were first introduced into the American diet. The English word tomato originated from the Aztec tomatl, which aptly translates to ‘swelling fruit’. But the real entertainment comes from the apocryphal story of the Salem Tomato Trial – a city already put on the map for its accusations of witchcraft in the late 17th century. According to legend, farmer and horticulturalist Robert Gibbon Johnson caused a scene by eating a basket of tomatoes at the Old Salem County Courthouse in 1820 in his efforts to prove to the public that tomatoes were not poisonous and were in fact, delicious.