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In questo numero i SEMI nascono allo Zenit in Germania, il GERMOGLIO attecchisce sul fluttuare e le LINFE scorrono verso un’opportunità green. Se fin qui è andato tutto bene, otterrai delle bellissime CHIOME con la nostra proposta di approfondimento ad Amburgo: Water Pressure - Designing for the Future.
Sei prontə a coltivare questa Mangrovia? Ci vorranno circa 10 minuti.
Se vuoi, leggila con il nostro sottofondo musicale su Spotify. Brani che ci colpiscono, ci entusiasmano e ci commuovono.
NOTIZIE CHE VIAGGIANO, SI DIFFONDONO E INFORMANO IL NOSTRO MONDO ALLO ZENIT
Questa settimana Mangrovia allo Zenit ci racconta di:
🍃 Poulomi Basu, un’artista e attivista di Calcutta che, nel 2022, ha pubblicato Sisters of the Moon, un lavoro fotografico sulla preclusione delle donne all'acqua pulita. Aumentare l’accesso delle donne all’acqua pulita può aiutare a diminuire inutili morti e migliorare il protagonismo femminile nella lotta al cambiamento climatico?
🍃 REIN, un sistema per purificare e riutilizzare l’acqua piovana in modo naturale, a bassa tecnologia e modulare. Nel 2024, Hongyu Yan, un designer e studente della Folkwang University of the Arts nello stato tedesco della Renania Settentrionale-Vestfalia, lo ha progettato.
PAROLE CHE ATTECCHISCONO CREANDO IMMAGINARI FUTURI
fluttuare: dal lat. fluctuare, essere soggetto a continue oscillazioni, muoversi con moto ondoso; aleggiare, muoversi nell’aria.
Fluttuare è un verbo intransitivo, sovrapponibile all’ondeggiare dell’acqua o all’aleggiare nell’aria. Gli stati d’animo fluttuano così come i valori in borsa e il verbo non può che rimandare a un’incertezza mobile, che sia interiore o esteriore. Ma se il verbo implicasse un oggetto diretto? E se fossimo proprio noi a lasciarci trasformare e diventassimo l’oggetto di una variazione continua e in sintonia con l’ecosistema di cui siamo parte?
“Io mi fluttuo”: uno strano neologismo che ci avvicina a quel “mondo fluttuante” - l’ukiyo - tanto caro ai cittadini di Edo, la moderna Tokyo, tra l'inizio del XVII e la fine del XIX secolo. “Essere come una zucca vuota che galleggia sulla corrente dell'acqua” scrive Asai Ryōi, il primo scrittore popolare e professionista nella storia giapponese, per descrivere l’ukiyo. Oggi ne riprendiamo in parte il significato per far germogliare i cambiamenti necessari nella gestione dell’acqua dolce e, allo stesso tempo, congedarci dal mese dedicato a questo habitat.
Un mese in cui abbiamo imparato che tutto quel che c’è sulla terra si evolve e fluttua. L’acqua che scorre nei fiumi, nelle falde acquifere e nei laghi ce lo ha dimostrato e insegnato, in primis con la sua energia e poi con l’immaginario che l’accompagna, la tecnologia che la fotografa e con gli esseri viventi che la abitano e colorano. I modi in cui abitiamo le acque dolci possono cambiare ed essere più sostenibili.
Ne abbiamo parlato in una delle storie di Mangrovia di questa settimana:
🍃Abitare lungo il fiume. Pratiche di adattamento dalla Svizzera all’Amazzonia. La fotografa Vittoria Lorenzetti è stata in Amazzonia a documentare il rapporto con l’acqua di alcune delle popolazioni che vivono sul Rio delle Amazzoni. Dall’altra parte dell’oceano, l’architetta Sara Formery ha focalizzato il proprio progetto di ricerca e riqualificazione urbana su quattro siti, due svizzeri e due francesi, che sorgono lungo il Rodano. Le abbiamo incontrate.
SEGNALAZIONI DI EVENTI E OPPORTUNITÀ CHE SCORRONO NEL TEMPO, NUTRENDOLO
Come affrontare la sfida della transizione ecologica nel campo creativo e culturale italiano? Ovvero, come ridurre l’impatto ambientale delle produzioni culturali, migliorare la gestione delle risorse o, ancora, orientare le scelte di investimento?
Green Culture risponde con un percorso in cui si incontrano tre discipline - l’ambientalismo scientifico, l’economia della cultura e il design - per guidare, da un lato, gli enti culturali e creativi italiani nella costruzione del loro specifico percorso di transizione verde e formare, dall’altro, la figura del green coordinator, in grado di progettare la transizione ecologica degli enti culturali.
Fino al 28 giugno è possibile candidarsi per il percorso di Green Coordinator.
Dieci mesi di formazione teorica, momenti di co-progettazione e strumenti pratici per essere in grado di:
✨ definire la migliore strategia per la transizione ecologica di un ente;
✨ favorire l’ascolto attivo e mediare le esigenze dei team multidisciplinari;
✨ accompagnare un’organizzazione culturale alla ricerca delle soluzioni per lei più efficaci;
✨ definire un piano operativo concreto che guidi un’impresa culturale.
Per saperne di più, puoi iscriverti al webinar informativo mercoledì 12 giugno alle ore 15, leggere questo PDF o scrivere a greenculture@circolodeldesign.it
Per candidarti, invece, il modulo è questo qui
CONDIVISIONE DI RIGOGLIOSI SAPERI CHE ONDEGGIANO, VOLANO E RICADONO
Hai mai pensato ai fiumi come soggetti aventi un diritto, riconosciuto a livello giuridico? Ossia come soggetti in grado di lottare per la propria esistenza e per la propria gestione?
Nel lontano 2008 l’Ecuador è stato il primo Paese al mondo a riconoscere i Diritti della Natura nell’articolo 71 della Costituzione, che recita:
“La Natura o Pacha Mama, dove la vita si riproduce ed esiste, ha il diritto di esistere, persistere, mantenere e rigenerare i suoi cicli vitali, strutture, funzioni e processi in evoluzione”
La prima causa legale basata su questa disposizione è stata proprio quella di un fiume, il Vilcabamba, che ha difeso i propri diritti all’esistenza, lottando contro la costruzione di un'autostrada governativa e ottenendo dal tribunale la sospensione del progetto.
Oggi, tra le chiome, proponiamo uno spunto che parla di diritti della natura, o meglio dei fiumi, interrogandoci sull’importanza delle persone di avere l’autorità legale per farli valere per conto degli ecosistemi e insieme con l’ecosistema. I fiumi come soggetti di diritto sono infatti protagonisti della mostra Water Pressure - Designing for the Future, aperta fino al 13 ottobre ad Amburgo, che raccoglie oltre un decennio di ricerca pionieristica di Jane Withers Studio sul futuro dell'acqua.
L’arboricultura è completa. Una Mangrovia è cresciuta nella tua casella di posta elettronica.
Vuoi sponsorizzare i prossimi numeri con un contenuto che parla del tuo progetto, della tua azienda o della tua ricerca? Trovi tutte le informazioni qui oppure scrivi a sponsorship@mangrovia.info.
Se questo numero ti è piaciuto, fallo leggere a chi vuoi bene.